26 agosto 2010
Profumi e sapori di Pantelleria in foto
Pantelleria è un'isola di profumi e di sapori, trovavo inutile mettermi qui e raccontarvi il mio viaggio in questa terra nera, così ho pensato di mettere su una sequenza di foto che sono mooolto più belle e meno noiose da leggere :D
unico problema?? da dove comincio :D
Mmmh credetemi la scelta è mooolto vasta ma credco che avendo intitolato il post profumi e sapori.. credo che inizierò dai profumi:
Questo è il basilico che ho trovato in casa di parenti, è un basilico a foglia piccola ed il suo profumo è molto caratteristico, questa varietà di basilico comunque cresce bene anche nelle mie zone, in Toscana,quindi presto provvederò a farmi mandare i semi :)
il suo nome scentifico è Ocimum minimum e credetemi la differenza di profumo con il basilico a foglia larga si sente... eccome! Questo, almeno per me, ha aromi che ricordano anche menta e limone, ho trovato anche il basilico thailandese (quello a foglia lunga) ma purtroppo non ho scattato foto.
Dopo il basilico altra cosa che merita di essere descritta è il finocchio, che persino io ed il mio fidanzato ci siamo divertiti a raccogliere.
Il finocchio è una pianta aromatica di cui si usano o i semi o il fiore se ne trovano in grandissime quantità in ogni parte dell'isola, che soddisfazione sapere che quel finocchio lo abbiamo raccolto noi :)
E adesso passiamo all'origano di pantelleria... qui credo che non ci siano paragoni, posso dirvi che il suo profumo è così intenso che una volta sentito questo ogni altro altro origano... non sarà più origano :)
Ed adesso è il sospirato momento dei capperi di Pantelleria,
famosi davvero in tutto il mondo, il mio unicvo rimpianto è di essere arrivata troppo tardi per fotografare anche i fiori che credetemi sono bellissimi.Al contrario di quanto si possa pensare i capperi non richiedono molte lavorazioni prima di essere commestibili, a riguardo ho due curiosità: sapevate che i capperi raccolti dalla pianta e non ancora messi sottosale sono amarissimi? :D
e sapevate che il frutto della pianta del cappero non è il cappero ma.... il cetriolino??? :D
ed eccolo qui il vero frutto del cappero:
Questo nella foto è troppo grande e non è più commestibile ma anche i cetriolini si mettono sottosale e secondo me sono anche più buoni dei capperi veri e propri.
ho notato comunque che nelle bancarelle di prodotti tipici panteschi i cetriolini sottosale vengono venduti, ma sono belli grandicelli, una persona inesperta sarebbe portata a pensarre che più grandi sono e più buoni sono... invece è errato, più saranno grandi più son cattivi perchè al loro interno i semi si induriscono.
Quindi la misura giusta di un cetriolino è più o meno il doppio o il triplo di uno cappero, non di più se non volete masticare semi :)
Dopo aver parlato dei capperi, che crescono anche questi praticamente ovunque vi posso parlare di un'altra bellissima pianta che regala i suoi frutti agli abitanti di questa terra ed è il rovo con le sue more, in certe zone praticamente potete passeggiare mangiando more per metri e metri :)
Altra pianta che offre i suoi frutti praticamente gratis e in quantità enormi è il fico d'india, ce ne sono ovviamente di molte specie e non tutte offrono frutti dolci e profumati come questi:
Il fico d'india è un frutto eccezionale, rinfrescante, dolce e saporito, certo richiedono una certa cura per essere raccolti se non volete ritrovarvi con dei piccoli spini conficcati nelle mani :) ma una volta raccolti basterà tagliare le due parti esterne cioè quelle dell'attaccatura e quella anteposta, fare un taglio lungo tutto il frutto ed aiutandovi con una forchetta ed un coltello togliere la buccia che verrà via tutta insieme... ecco il frutto come si presenta all'interno:
la polpa non è sempre di questo colore, i fichi d'india infatti possono variare di colorazione dal giallo intenso al rosso persino violaceo intenso con sfumature che sono bellissime da vedere, di solito devono essere un pò rinfrescati prima di essere mangiati, quindi vi consiglio di riporli in frigo per un pò dopo che li avete raccolti.
Un consiglio che posso darvi è quello di non raccogliere i singoli fichi d'india perchè dureranno molto meno, ma di tagliare direttamente un pezzo di pala ove si tyrovano attaccati, poi solo dopo staccarli e rinfrescarli all'uso, così dureranno un pò di più!
Un'atro modo di sfruttare le piante di fico d'india non è solo quello di mangiarne i frutti, ma di utilizzarne i fiori:
I fiori di fico d'india vengono utilizzati non solo a Pantelleria ma anche in altre regioni del sud per farci dei decotti che hanno un'effetto purificante e diuretico.
( presto su questi schermi come raccogliere i fiori e come essiccarli per farvi in casa la tisana proprio come facevano i panteschi di una volta).
Adesso basta perlare di quanto offre spontaneamente la terra, ma parliamo un pò di ciò che offre il mare...
purtroppo di foto a pesci ne ho fatte poche ma è logico capire qunte varietà di pesce e tutto di ottima quelità si trovano in quest'isola, che non tutti hanno la possibilità di reperire...
Come per esempio i ricci di mare... la parte buona solo le uova arancioni che vedete in foto, il riccio di mare va aperto sia utilizzando forbici che l'apposito utensile, pulito e si possono mangiare le uova subito co il cucchiaino, non necessitano di cottura, se ne disponete di grandi quantità provate a farci un piatto di spaghetti... :D
Un altro pesce che non si trova spesso nelle normali pescherie è la morena, sapevate che il maschio della morena si chiama grunco? ok ammetto di non sapere se è il nome pantesco o quello vero e proprio però di una cosa sono sicura: il maschio e la femmina hanno due nomi diversi :)
Questo è un pesce moooolto grasso e per concludere in bellezza io l'ho sempre visto tagliato a fette spesse circa due o tre centiimentri e poi fritto.
La sua carne è saporitissima e la sua pelle diventa croccantissima solo che per i miei gusti come ho detto prima.. è un pesce troppo grasso :)
Apparte questi come ho detto prima la varietà dei pesci è veramente meravogliosa, e finalmente sicura della freschezza del pesce ho potuto mangiare dei gamberetti crudi!!
Vi lascio l'ultima foto di pesci per poi passare ad altri frutti della terra!
Un piatto tipico a base di pesce di cui posso parlarvi adesso è la ghiotta ovvero un brodo a base di pesce servito con pane biscottato:
Questo è quello che stava facendo mia zia.
Il pane biscottato si differenzia molto dal biscottello, sia bianco che nero dei quali ho già parlato e scritto la ricetta.
Qui si cerca solo di conservare del normalissimo pane pantesco cioè pane di farina gialla al sesamo e finocchio (buonissimo!!!) come? tagliandolo a fette spesse circa 5 cm e cercando di seccarlo nel forno :)
Questo è quello che stava facendo mia zia.
Il pane biscottato si differenzia molto dal biscottello, sia bianco che nero dei quali ho già parlato e scritto la ricetta.
Qui si cerca solo di conservare del normalissimo pane pantesco cioè pane di farina gialla al sesamo e finocchio (buonissimo!!!) come? tagliandolo a fette spesse circa 5 cm e cercando di seccarlo nel forno :)
Ma adesso torniamo ai frutti della terra come questa varietà di pomodori gialli che si trovano appesi fuori da moltissimi dammusi ma sapete perchè? questi pomodori si conservano appesi a grappolo, si raccolgono in estate e si consumano d'inverno.
Il loro sapore? indescrivibile.
La conservazione dei cibi per l'inverno era molto importante in un'isola come Pantelleria una volta più di oggi, ed è proprio ad una vecchia zia che posso mostrarvi questa perla: i pesci sciutti come li chiamano loro: ovvero dei pesci essiccati in modo da poterli mantenere per tutto l'inverno.
Per fortuna son riuscita a trovare in una pescheria le minnole, i pesci che si essiccano e quindi ho potuto vedere come si fanno ed imparare a mia volta, prossimamente metterò tutta la ricetta con il procedimento per farli :D
I pesci comunque non è l'unica cosa che per tradizione si essicca, infatti se ci si pensa bene in un'isola di una volta senza frigoriferi ed altri mezzi di conservazione il sale e l'essiccazione la facevano da padrone, basti pensare al pane biscottato, o i fichi ed i pomodori asciutti al sole, o anche ai capperi che appunto sono sottosale, Pantelleria può sembrare un'isola ferma nel tempo, ma a sentire mia nonna che lei ci è nata ben 85 anni fa, Pantelleria desso si è rivoluzionata, certo mantenendo sempre quel suo fascino antico intrinseco di culture diverse come spagnola ed araba ma mantenendosi al passo con i tempi.
Mi è bastato per capire questo quando mia zia ha detto: "prima dell'arrivo dei turisti nessuno aveva il bagno in casa, solo dopo i soldi portati da loro tutti se lo son potuti permettere".
Per ultimo ma non in importanza vi parlerò di due coltivazioni molto importanti per l'isola: ovvero le arance e l'uva.Se pensate agli aranceti sicuramente vi immaginate dei bei alberi di arancio alti e rigogliosi.. ed invece no.
A pantelleria non ci sono alberi alti perchè verrebbero stroncati dai venti, gli alberi di arance sono alti più o meno quanto me.. ed io non sono alta! quidi...
Le arance della Sicilia poi.. non hanno davvero bisogno di presentazioni, ma qui non si parla solo di arance, ma di cedri grandissimi e profumatissimi, e limoni che non hanno nulla a che invidiare ad altri.
Se vi capita di andare a Pantelleria una cosa che vi consiglio di assaggiare è poi la marmellata di arance con la buccia.
Un'altra coltivazione in cui mi sento in dovere di parlare è quella delle olive, della quale ve ne parlerò in altro post con la ricetta delle olive nere cotte in forno ;)
Anche le piante di ulivo sono piccolissime e protette con barriere come muretti dai venti.
Persino le viti non sono come ce le possiamo immmaginare :) ed il tutto viene protetto da muretti vi lascio alle foto :)
Questa è una pianta di zibibbo: la varietà di uva tipica di Pantelleria, pensate che è con quest'uva che viene prodotto il famoso passito di pantelleria.
La vite che vedete in foto non sarà stata più alta di 40 cm e come vedete non esistono nè filari, ne fili nè paletti, la vite cresce a cespuglio diramando i suoi tralci sulle pietre e sulla terra.
Questa varietà cresce solo in quest'isola mi hanno speigato che neppure nella "vicina" Trapani crescono queste viti :)
Non potete neppure immaginarvi la croccantezza, la dolcezza, il profumo tipico di quest' uva dal quale ne deriva come ho già detto il famoso passito di Pantelleria.
Altro vino che viene sottovalutato ma che è più che eccellente e che ho avuto la fortuna di assaggiare a "Calici sotto le stelle" una manifestazione bellissima con prodotti tipici, dolci siciliani e vini panteschi avvenuta dentro le mura del castello di Pantelleria, è il moscato di Pantelleria.
Come vedete poi nella foto di destra anche l'uva veniva essiccata e come le altre cose... e l'uva passa di zibibbo non ha nulla a che vedere con l'uva sultanina, almeno per me :D
In questo post ho cercato solo di descrivere dei profumi e dei sapori, certo non tutti, sarebbe impossibile, mi son riservata le varie ricette che ho accumulato in venti giorni da nonna e zie come i maccaroni, i pesci sciutti, due modi di fare i pomodori sciutti, le olive in forno, i ravioli salati di ricotta cedro e cannella ed il pane biscottato, il pane giallo al sesamo e finocchio.Il tutto prossimamente su questi schermi :D
Nel prossimo post vi mostrerò alcuni posti che dovete assolutamente vedere se capitate a Pantelleria, insieme a dei consigli utili per un buon viaggio ;)
4 Commenti
ciaoooo.. che belle le tue foto!
RispondiEliminamentre le guardavo sentivo i profumi e i sapori..
Che belle foto che hai fatto!!
RispondiEliminaBentornata, aspetto le ricette!!!
Ciao. Complimenti per le foto e per l'amore che hai messo nel descrivere questo posto magnifico.
RispondiElimina@Alem ci credo che sentivi i profumi ed i sapori... una volta assaporati non si scordano più.. se son legati a dei ricordi speciali come per noi poi... ;)
RispondiElimina@Yaya grazie mille ^^ le ricettine a presto ;)
@Paola Grazie mille per il tuo complimento, mi ha fatto davvero molto piacere ^^