7 settembre 2017
Pici all'aglione - Ricetta tradizionale Toscana con aglione della Valdichiana
Oggi vi presento una nuova ricetta tradizionale toscana: i pici all'aglione.
Questa ricetta appartiene in particolare alla zona dove abito: la Valdichiana.
Dell'aglione della Valdichiana parlerò in modo più approfondito dopo.
Qui partiamo dai pici: cosa sono? Sono un tipico formato di pasta toscano (diffuso anche in parte dell'Umbria con il nome umbrichelli), che consiste in una sorta di grosso spaghettone di circa 5 mm di diametro.
Si possono prepare a mano semplicemente con acqua e farina oppure li si può agevolmente acquistare sia come pasta fresca che essiccati nei negozi di specialità locali.
Quella che vi presento è una delle ricette tradizionali toscane più famose, composta da pochissimi ingredienti, di origine povera ma che regala un gusto d'altri tempi.
Si potrebbe pensare che il nome aglione derivi dalla grande quantità di aglio necessaria a preparare il piatto, ma non c'è niente di più sbagliato!
L'aglione, difatti, è proprio una tipologia di bulbo a se stante dal sapore più delicato e più digeribile rispetto al più noto aglio.
Preparare questo piatto è davvero facilissimo, l'unico problema è che l'ingrediente fondamentale è difficilmente reperibile se non nella zona di produzione...certo, potreste sempre sostiturlo con il classico aglio ma il risultato sarebbe molto meno digeribile e dal sapore molto più aggressivo.
L'aglione della Valdichiana
Ha sapore delicato e meno persistente
rispetto ad altre tipologie di bulbi,
è una vera eccellenza del territorio oramai rarissima
Come già chiarito l'aglione non è una specie di aglio dalle dimensioni più grandi ma un vero e proprio bulbo dalle caratteristiche autonome.
La forma ricorda moltissimo quella dell'aglio: si divide in spicchi diforma quasi sferica leggermente allungati ai poli, questi sono circa 6/8 di dimensioni che possono essere anche il quadruplo di quelle di un comune spicchio di aglio.
Le dimensioni sono sorprendenti come vedete dalla foto e può arrivare a pesare anche 800 gr.
Il colore è bianco - avorio e la sua caratteristica principale è l'aroma
delicato.
L'aglione difatti è molto più digeribile e meno persistente rispetto all'aglio comune perchè è privo di allina e dei suoi derivati, il suo profumo è inconfondibile.
L'area di produzione è la Valdichiana aretina e senese, ovverosia quei terreni che si trovano intorno al Canale Maestro della Chiana, corso d'acqua che rende il terreno ideale per la coltivazione dell'aglione.
E' una specie conosciuta ed utilizzata anche nell'antichità, è notorio infatti che persino gli etruschi ed i romani la utilizzavano per le sue caratteristiche curative. Oggi purtroppo, stante il fatto che è molto più costoso dell'aglio tradizionale è un ortaggio che va scomparendo.
Si tratta di una vera e propria leccornia sconosciuta ai più persino nella zona di produzione, anche se c'è da dire che oggi molti produttori lo hanno reintrodotto e l'aglione è stato inserito come presidio slow food e da poco è stato introdotto nell'elenco nazionale e regionale dei prodotti agricoli tradizionali (PAT)
La preparazione più nota realizzata con questo ingrediente sono senza dubbioi pici all'aglione che vi propongo.
Ingredienti per 4 persone:Note personali:
400 gr di pici freschi
250 gr di pomodori pelati
3 spicchi di aglione
abbondante olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
Procedimento:
- Iniziate a preparare il sugo facendo soffriggere gli spicchi di aglione tagliati grossolanamente in abbondante olio extravergine, con l'olio non dovete elemosinare, abbondate pure perchè i pici assorbono il condimento.
- Fate insaporire bene l'olio con l'aglione prima di sfumare con il vino bianco, noterete dapprima il formarsi di una schiumetta, è normale! poi proseguite la cottura aggiungendo acqua se occorre fino a ridurre l'alglione ad una crema (noterete che si lavora con i lembi di una forchetta).
- Quando l'aglione è a crema fate asciugare i liquidi di cottura fino a che non riaffiora un pochino di olio e poi aggiungete il pomodoro a cubettini, fate cuocere bene anche i pomodori a fuoco alto in modo che il tutto si insaporisca bene.
- Aggiustate di sale e pepe, aggiungete peproncino se vi piace.
- Cuocete i pici in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con il sugo preparato in precedenza.
- Serviteli ben caldi e se gradite spolverando con del trito di prezzemolo fresco.
- Potete aggiungere anche del formaggio grattugiato:
20 Commenti
Finito di mangiar cena e già mi hai fatto tornare la fame :))
RispondiEliminaBello il reportage!!
Ciao carissima i pici li abbiamo mangiati l'anno scorso a Montepulciano e ce ne siamo subito innamorati! Che bello mi hai fatto venire in mente la nostra vacanza!
RispondiEliminacerto che mi capita! Favolosi questi pici! grazie delle dritte! ^_^
RispondiEliminaAhhh se mi ricordano le mie vacanze.... ahhh la Buca di Enea... aaaah Pienza... aaah ;) (mo' la smetto). Deliziosi :)
RispondiEliminaIo mi innamoro di continuo di quello che mangio fuori casa.. Il più è che non sempre viene uguale!
RispondiEliminaAdoro i pici toscani, è bello vedere su un blog questo formato, rustico e genuino come solo questa terra sa essere!
Un bacione Erica (buonanotte!):**
anche tu grouponata? bellllo :)
RispondiEliminamamma mia nn puoi capire!!! io amo i pici! da quando sono andata in vacanza in toscana!! i tuoi sono bellissimi.. e anche io ormai mi trovo benissimo con groupon! ;)
RispondiEliminaIo adoooooro i pici, li mangio ogni volta che vado in toscana.... tra l'altro il sugo all'aglione so che c'e' in versione rossa col pomodoro e bianco senza. provati entrambe...sono una favola!!!!
RispondiEliminaBuonissima giornata
Paola
I pici? aime' mai mangiati ... sembra una ricetta gustosa solo una domanda Erica ma per quanti giorni devi restare chiusa in casa dopo aver mangiato questo piatto? ahahha... scherzoo pero' io mi pongo sempre il problema con l'aglio sopratutto quando vado a lavoro ed esco il mio terrore è proprio questo "scombussolare" la vita degli altri... si io lo utilizzo l'aglio a me piace molto ma certo limito il suo consumo aime'... baci Erica ricorda che per me è sempre un vero piacere venire a trovati... baci e buona giornata
RispondiEliminaLi mangio sempre quando andiamo in Toscana!
RispondiEliminaFavolosi nella tua versione!
adoro i pici un sughetto anti bacio ma ottimo
RispondiEliminaohhhhhhhh che piatto meraviglioso .... queste per me sono le cose più gustose! Bravissima!
RispondiEliminamangiati per la prima volta a Catiglione del Lago una magnificenza ed anche acquistati sul posto favolosi. Spero di trovarli anche qui e con il tuo sugo mi senbrerà di essere ancora li...ciaoooo
RispondiEliminaeDVIGE CHE BELLO!! castiglione del lago è vicinissimo a casa mia! ^_^ hai visto anche Cortona?
EliminaCiao Erica,
RispondiEliminaamo la Toscana e i suoi piatti..ti adoro perchè sei toscana e già immagino il tuo accento...bello bellissimo!
Questo piatto è delizioso e complimenti al Tato per il reportage!!!
Ho inserito un piccolo premio per te in fondo a questo post http://www.radicidizenzero.blogspot.it/2012/10/vellutata-di-zucca-piccante-con-fonduta.html, spero ti faccia piacere!
Un bacio
Paola
quanto mi piacciono i pici!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminasono un piatto tradizionale che amo molto !
RispondiEliminaogni volta che vengo in toscana mangio sempre i pici e me ne porto una scorta a casa!
RispondiEliminaI pici mi ricordano la bellissima vacanza di 2 anni fa in Toscana...meravigliosa vacanza e meravigliose mangiate di pici :-)
RispondiEliminaFinalmente informazioni non scorrette sull'Allium ampeloprasum, detto in gergo anche 'porraccio'. Grazie
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